caratterizzato da insorgenza rapida e improvvisa (il contrario di cronico).

dolore localizzato, per lo più senza alterazioni evidenti della regione interessata. Entra come suffisso significante dolore in molti termini come: mialgia (dolore muscolare) o cervicalgia (dolore localizzato nella regione cervicale della colonna vertebrale).

doloroso.

antinfiammatorie.

metodo terapeutico basato sull’uso di oli essenziali estratti da fiori, piante, resine o altre sostanze. L’uso degli oli essenziali costituisce un importante settore della medicina tradizionale in Tibet, India, Cina e Medio Oriente, sin dai tempi più antichi. Gli oli essenziali possono essere assorbiti attraverso la pelle e distribuirsi rapidamente nel corpo con un effetto diretto sugli organi interni e sui muscoli. Agiscono mediante le loro molecole odorifere, i cui elementi possono influenzare le funzioni fisiologiche del corpo umano.

struttura che mantiene in contatto due o più superfici ossee.

dolore articolare in genere; più spesso il termine viene usato per indicare dolori localizzati a un’articolazione che apparentemente non è lesa.

malattia degenerativa delle articolazioni. S’instaura quando la cartilagine articolare non è più in grado di resistere alle continue sollecitazioni cui è sottoposta durante i movimenti articolari. L’insufficienza della cartilagine può essere dovuta all’età, a fattori ereditari, all’eccesso di peso che determina un sovraccarico dell’articolazione, a fattori ambientali (clima, condizioni di lavoro ecc.). La cartilagine progressivamente cede e si assottiglia, fino a frantumarsi.

proprio di processo endogeno che stimola il ripristino di un tessuto, senza interventi esterni.

l’apportare a un tessuto biologico sostanze che favoriscono o regolano l’assorbimento degli elementi nutritivi o correggono determinate anomalie di tipo fisiologico.

applicazioni tecnologiche che si servono dei sistemi biologici degli organismi viventi.

si riferisce a una modalità di trattamento fisioterapico, propria della Tecarterapia, che agisce sui tessuti molli (muscoli, sistema vascolare/linfatico ecc.). La modalità capacità è complementare alla modalità resistiva che coinvolge invece i tessuti a maggior resistenza (osso, cartilagini, grossi tendini, aponeurosi.)

tessuto biancastro, consistente ma elastico e flessibile. Priva di nervi e vasi, la cartilagine è nutrita per diffusione da una membrana fibrosa (pericondrio) ben vascolarizzata. La cartilagine costituisce, nel feto, lo scheletro embrionale che in seguito viene sostituito da quello osseo. Cartilagini persistono anche nell’adulto in alcune regioni del corpo, con funzione di sostegno, di separazione tra cavità, di protezione, di articolazione.

condizione per lo più intensamente dolorosa dovuta alla contrazione spastica di un muscolo sotto sforzo, per esempio durante un’attività fisica intensa.

dicesi di articolazione mobile (enartrosi) dell'anca, formata dalla testa del femore e dall'acetabolo ovvero l'incavo situato sulla faccia esterna dell'osso iliaco.